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Dormire sonni tranquilli è un elemento essenziale per la nostra salute, un’attività apparentemente facile da svolgere, ma fondamentale per il nostro corpo. Esiste una diretta correlazione tra quante ore si dorme la notte e quanto ci si svegli riposati al mattino, inoltre dalla qualità del sonno dipende anche la qualità della giornata: un buon sonno rigenerante permette di ricaricare le batterie interne svegliandosi al meglio, con il buonumore, in modo da affrontare la giornata con energia ed essere produttivi.
Il sonno è una necessità per tutti, per non perdere di vista il benessere, ma oltre alla qualità, è molto importante anche la quantità delle ore dedicate al riposo. In molti non danno la giusta importanza a questo bisogno primario e lo considerano un optional, senza dare il giusto peso ai segnali che il corpo ci invia, compiendo l’errore di pensare di poterne fare a meno senza conseguenze.
I numerosi impegni quotidiani, le giornate lavorative intense, la corsa per portare a termine tutte le commissioni, la famiglia, la tecnologia e la televisione possono portare a ridurre le ore dedicate al sonno, perché questa è una delle prime cose che vengono ridotte quando si ha poco tempo. Può essere allettante scambiare qualche ora di sonno con qualche ora di veglia, rimandando l’appuntamento di scivolare tra le braccia di Morfeo, ma il sonno è prezioso e ha un forte impatto sia sulla salute che sulla produttività. Il corpo umano funziona come uno smartphone: più lo usi, più velocemente si esaurisce la batteria e, quindi, più intensa e attiva è la vita, più le riserve di energia si esauriscono.
È importante, però, considerare che non dormendo a sufficienza i costi nascosti superano i benefici, al di là di quello che si potrebbe pensare: molto spesso ci comportiamo come se ricaricare le batterie fosse un lusso, anziché un mezzo per ricaricare le performance fisiche e mentali.
La carenza di sonno rende più difficile al fisico di compiere i suoi miracoli quotidiani e, ad esempio, rende più difficile reagire ad imprevisti, elaborare nuove idee, rimanere calmi quando si è sotto pressione e ricordare o imparare qualcosa di nuovo: dormire poco è come dimenticare di salvare un file al quale avete lavorato tutto il giorno.
La National Sleep Foundation ha pubblicato i risultati di uno studio di livello mondiale, che ha richiesto più di due anni di ricerche per individuare gli intervalli di sonno minimi e massimi consigliati per le varie fasce d’età. Le ore di sonno raccomandate, in base alle esigenze individuali, dai 18 ai 64 anni variano tra le 7 e le 9 ore, per gli over 65 tra le 7 e le 8 ore, mentre gli adolescenti e i bambini hanno bisogno di dormire di più.
Per evitare, al mattino, di assomigliare ad uno degli zombie di qualche famosa serie tv è fondamentale prendersi del tempo per sé e per le giuste pause, mantenendo i ritmi corretti del ciclo sonno-veglia. Non c’è da stupirsi se nel tempo la carenza di sonno e di recupero porta ad un calo delle prestazioni, malessere e, nei casi prolungati, ad un rischio maggiore di esposizione a determinate patologie, considerando che la maggior parte delle persone non dorme almeno 6 ore a notte ed il corpo non ha il tempo di recuperare al 100%.
Il sonno è anche uno degli elementi che condiziona la performance sportiva e rappresenta una parte fondamentale in qualsiasi programma di allenamento, un importante fattore di recupero e, nel sonno profondo, avviene la rigenerazione dei tessuti muscolari: non è perciò da sottovalutare.
Il dispendio di energie negli sportivi è maggiore e in caso, quindi, di carenza del sonno le prestazioni subiscono un calo. Un allenamento costante comporta la necessità di dormire a sufficienza, indipendentemente dal tipo di workout e dall’obiettivo, in modo che il corpo abbia a disposizione abbastanza energia e nei giorni di allenamento più intensi la necessità di riposo è maggiore, perchè il fisico ha bisogno di più tempo per recuperare. Se non si dorme a sufficienza, la rigenerazione cellulare dei muscoli non avviene correttamente, il sistema immunitario può indebolirsi, comportando una maggiore possibilità di ammalarsi, e si rischia di incorrere in obesità e diabete perchè si tende a mangiare di più e cibi poco salutari.
I consigli degli esperti per riposare bene sembrano essere poche e semplici regole: cercare di costruire una routine, dormendo ogni giorno lo stesso numero di ore e andando a letto alla stessa ora, mettere da parte la tecnologia, come ad esempio tv e smartphone, un po’ prima di coricarsi, assicurarsi che la camera sia più oscura possibile, evitare caffeina nel pomeriggio e possibilmente anche l’alcool.
Piccoli cambiamenti mirati possono portare a grandi benefici, vale la pena, quindi, di provare ad applicare questi consigli per migliorare la qualità del sonno e della salute.
Giada Curreli