LA PEDANA VIBRANTE
Ecco a che cosa serve
Eccoci qui per affrontare una tematica che, specialmente in questi ultimi anni, sta pendendo sempre più piede all’interno di palestre e centri fitness: l’utilizzo delle pedane vibranti.
Molto spesso proponiamo ai nostri clienti questo tipo di servizio e, le domande più frequenti a cui dobbiamo rispondere sono “funziona veramente?” e “a che cosa serve?”.
Innanzitutto, per poter rispondere a questa domanda è necessario capire perché, e in quale circostanza, sia nata la necessità di sviluppare questo tipo di macchinario. La pedana vibrante venne ideata verso la fine degli anni ’90 dal professore e ricercatore italiano Carmelo Bosco. L’idea fu quella di poter dare al sistema neurologico degli stimoli vibratori che andassero a sostituire o ad integrare la normale attività fisica.
C’è da dire infatti che, ogni volta che camminiamo e portiamo i nostri piedi a contatto con il suolo, riceviamo immediatamente un vastissimo numero di vibrazioni che portano enormi benefici alla nostra struttura scheletrica e muscolare. Non per niente, la pedana vibrante è stata e viene tuttora utilizzata anche dagli astronauti della NASA per preservare la loro muscolatura in un ambiente privo di gravità.
In vari studi è stato dimostrato come, negli atleti sportivi, l’utilizzo della pedana vibrante possa incrementare la forza massimale, la forza esplosiva, la capacità respiratoria, l’elasticità muscolare e la velocità. Inoltre, gli stimoli dati dalle vibrazioni agiscono sul sistema ormonale incrementando il testosterone e il GH (ormone della crescita).
Anche nelle palestre, la pedana vibrante viene fatta utilizzare in posizioni, intervalli di tempo e frequenze diverse, al fine di garantire i massimi benefici e prevenire possibili danni alla colonna vertebrale, alla struttura ossea e/o all’udito.
Sempre all’interno del contesto sportivo, la pedana vibrante può essere scelta sia come integrazione al normale allenamento, che come sessione a sé. L’utilizzo di tale macchinario viene sconsigliato qualora si presentassero problemi come calcoli renali, gravidanze ed ernie cervicali e lombari.
L’esercizio che più comunemente vediamo eseguire durante una sessione di pedana vibrante è una specie di squat isometrico in cui le vibrazioni vengono rilasciate sia sulla zona inferiore che in quella superiore del corpo, andando così a “stimolare” più fasce muscolari possibili. C’è però da sottolineare che risulta molto importante variare la tipologia degli esercizi ed è inoltre consigliabile affidarsi ad un tecnico (o personal trainer) che guidi passo dopo passo all’utilizzo personalizzato di questo macchinario.
Per concludere possiamo dire che la pedana vibrante serve ad incrementare la propria capacità fisica, strutturale e muscolare ed è un ottimo modo per stimolare e preparare il proprio corpo ad un eccellente resa fisica.
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Umberto battilana, istruttore e personal trainer diploma nazionale Fif.