IL POTERE DELLE SPEZIE
Profumo e colore in tavola!
Le spezie sono usate utilizzate fin da tempi remoti per molteplici usi sacri e religiosi, profani e scientifici, non solo a scopo curativo, ma anche e soprattutto a scopo preventivo per raggiungere e mantenere benes ere e longevità. Le spezie sono da sempre studiate per il loro contenuto in oli essenziali e resine, composti altamente volatili noti per l’intensità del loro aroma e sapore. Ma la vera magia e il potere delle spezie risiede nella grande ricchezza di composti in grado di prevenire molte patologie.
Il potere che le spezie possono avere sul nostro organismo è tale da non farle più apparire soltanto come un semplice aroma usato per profumare le nostre pietanze, ma come un vero e proprio alimento-benessere, con funzione tonificante, ner ina, antibatterica, digestiva, spesso potenti antiossidanti che donano longevità e bellezza. Possono trovarsi in forma intera (peperoncino, anice, semi di finocchio) oppure essere pestate o macinate al momento come pepe, semi di coriandolo e cumino, cardamomo) o usate affettate, grattugiate o in polvere (zenzero, curcuma, noce moscata).
Ecco una semplice classificazione delle spezie più comuni:
SPEZIE “DOLCI”
Anice, aneto, finocchio, sesamo, vaniglia, zafferano, papavero, cumino, coriandolo, cannella, cassia, cumino.
SPEZIE “PICCANTI”
Zenzero, senape, curcuma, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, ginepro, cardamomo, paprika, peperoncino, pepe.
Vi sarebbe un mondo da esplorare e descrivere… oggi raccontiamo alcune proprietà delle spezie più presenti nelle nostre cucine, lasciando magari al futuro un approfondimento ulteriore delle meno conosciute.
PEPERONCINO
ne esistono numerose varietà classificate in base al potere di “aggressività al palato”. La sostanza che ne conferisce il grado di piccantezza e che è ritenuta il principio attivo del peperoncino è la capsaicina. Proprio la capsaicina ha azione sedativa sulle nevralgie, favorisce la secrezione gastrica per cui va fatta una distinzione importante: dosi ottimali hanno effetti positivi sulla digestione, mentre sovradosaggi possono determinare gastriti e infiammazioni. Il peperoncino contiene un medio apporto di vitamina C, comunque superiore a quello degli agrumi.
È ottimo per prevenire i danni da esposizione solare: contiene carotenoidi che rinforzano le difese antiossidanti della pelle.
CANNELLA
Recenti studi la identificano come spezia utile nella prevenzione verso il diabete e le cardiopatie. Oltre ad avere un’azione antinfiammatoria, è una spezia ipoglicemizzante, che simulando l’azione dell’ormone insulina regola la glicemia evitandone picchi dannosi.
Utile per simulare l’azione dolcificante dello zucchero, è buonissima sopra la frutta cotta, i gelati, lo yogurt, le mousse di ricotta, da inserire come dessert o spuntino.
ZENZERO & CURCUMA
Il primo, ormai di comunissimo uso, è stato visto essere utile come digestivo e antinfiammatorio: masticarne un pezzettino dopo un pasto abbondante, aiuta la secrezione dei succhi gastrici ed evita iperacidità e reflusso; per questo spesso viene utilizzato per alleviare i sintomi delle nausee durante i primi mesi di gravidanza. La curcuma è stata ultimamente molto studiata anche a livello clinico per il suo potere antinfiammatorio e preventivo nell’insorgenza di patologie molto gravose, come le neoplasie. Il suo potere nel contrastare le infiammazioni la rende molto usata in ambito sportivo anche in prevenzione di affaticamenti e infortuni e in estetica per intervenire nelle infiammazioni cutanee e dei tessuti (come la cellulite).
Arricchire le verdure cotte, le vellutate di legumi, i sughi dei primi piatti con curcuma e zenzero rende colorata e profumata la nostra tavola, crea un piacevole gusto “nuovo” a cui non siamo spesso abituati e si rivela utile a scopo preventivo e curativo.
Dott.ssa Eleonora Orso, dietista e istruttore presso WE_BEAT Vicenza.
Laureata presso l’Università di Padova nel 2006, si occupo di nutrizione e dietetica da ormai più di 10 anni.