E ora che si fa?
Da un passato molto lontano, arriva un pensiero che oggi più che mai si rivela attuale e di grande stimolo sulla crisi come occasione di progredire: proprio Einstein insegna che nella crisi emerge il meglio di ognuno, sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Superato il disorientamento iniziale, una cosa è certa, non sono tempi facili ma siamo qui a tenere duro e siamo pronti a ricominciare.
Sono stati giorni caratterizzati dalla sfida di essere chiusi in casa per vincere una battaglia contro un nemico invisibile, che ci ha costretti ad un allenamento di pazienza, ma che ci ha anche dato l’occasione di mettere in moto la macchina della solidarietà, della reciprocità e della vicinanza anche a distanza.
La quarantena ha inevitabilmente influito sulle nostre abitudini, ci ha spronato a reagire, a mutare prospettiva, ad un vero cambiamento, proprio a partire dal nostro stile di vita.
Il dover stare forzatamente in casa ha portato tutti, chi più chi meno, a occupare il tempo e la mente nelle più svariate maniere: dalla riscoperta del lievito di birra ai giochi da tavolo, dalle pulizie degli angoli più reconditi di casa alla spesa online, dalla meditazione all’home fitness.
Sicuramente chi svolgeva già attività fisica avrà difficilmente rinunciato agli allenamenti, soprattutto grazie al supporto della tecnologia, che forse avrà anche conquistato i cuori dei più sedentari (lo speriamo!).
Ma lo stop obbligato non ci ha dato solo questo: abbiamo avuto la possibilità di investire su di noi, di formarci, di continuare a lavorare in smart working.