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Per quanto possa sembrar banale l’affermazione, molto spesso viene trascurato il fattore rinforzo per la prevenzione di una serie di problematiche che portano ad accusare dolori (dovuti anche a fattori posturali conseguiti proprio da debolezza e “malfunzionamento” di distretti muscolari), in particolare nel tratto dorsale. Molte volte quando insorgono questi problemi, viene ricercata la soluzione nello stretching, o in quel tipo di attività che ci portano in posizioni di allungamento; pensando che il lavoro con un sovraccarico o semplicemente, di tipo muscolare, porti ad irrigidimento ed all’ulteriore aggravarsi della problematica. Ci tengo a precisare, prima di iniziare l’argomentazione, che i casi vanno valutati a sé, e che il lavoro di stretching serve, quando e dove, veramente serve.
Un gruppo muscolare allungato e debole, può creare problematiche e situazioni di eccessiva lassità a livello articolare, provocando a volte dolore. In questi casi il potenziamento e la stabilizzazione del muscolo possono essere essenziali per la risoluzione della problematica e la ricerca del benessere. Iniziare dunque a lavorare e rinforzare grandi distretti muscolari, come quello del dorso, può essere un ottimo atto di prevenzione contro acciacchi. La forza non è mai una debolezza. Banale? Riflettete.
Mi limiterò oggi a parlare del dorso e vi ricordo come ho già spiegato, che ogni caso va valutato sempre con una figura competente come un fisioterapista o osteopata e non sempre la problematica deriva dal punto di dolore. Degli ottimi movimenti per il rafforzo del dorso sono i cosiddetti movimenti di “tirata”. Ad esempio:
– Trazioni alla sbarra, che in base al vostro livello d’allenamento potete variare con l’utilizzo della Lat Machine o utilizzando degli elastici per facilitarvi il movimento.
– Movimenti orizzontali come il rematore con manubri o con bilanciere.
– Lo stacco da terra, se eseguito correttamente vi permette di rinforzare in maniera completa tutta la catena cinetica posteriore.
Potete partire anche con movimenti più semplici per il potenziamento di questa zona, come l’Hyperextension, andando gradualmente a ricercare una progressione (in termini di carico o di serie o ripetizioni) nel tempo. Implementare questo tipo di esercizi nel vostro allenamento, o se già li fate, darne maggior focus vi sarà d’aiuto per le questioni sopra elencate. Buon allenamento!
Jacopo Turcato, istruttore e personal trainer con diploma Nazionale CONI-AICS.